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Pre Spawn: Tecniche, Esche, Spot

Aggiornamento: 25 mar 2019

Prima d’iniziare a parlare di questo periodo dell’anno, il Pre Spawn (pre frega) o meglio la fase antecedente a quella della riproduzione del Persico Trota, andiamo a definire quali sono i parametri tecnici che lo delineano.

Il periodo del Pre Spawn è sostanzialmente legato alla temperatura dell’acqua che varia in base all’altitudine e alla latitudine del bacino. In linea di massima è quel periodo in cui la temperatura dell’acqua si aggira tra i 7 e i 14 gradi.

In questo arco temporale, soprattutto gli esemplari più grandi, risalgono pian piano dal fondo del bacino dove generalmente hanno sostato d’inverno, per dirigersi verso zone in cui l’acqua risulta più bassa e quindi più calda. Gli esemplari vanno alla ricerca di cibo e soprattutto di zone coperte o ripari sommersi al fine di trovare lo spot ideale per deporre le uova.

In uscita dal lungo Inverno, è un ottimo momento per pescare, le giornate si fanno via via più lunghe e l’acqua si riscalda con il passare dei giorni; d’altra parte il pescatore dev’essere molto flessibile poiché è un periodo caratterizzato da forti instabilità climatiche.

Non è il periodo dell’anno in cui si registra il maggior numero di catture ma è altresì un periodo in cui c'è un'elevata possibilitò di intercettare gli esemplari più grandi, quelli che hanno bisogno di alimentarsi maggiormente.

Credo che un buon approccio, per conseguire ottimi risultati, sia senza dubbio un’attenta selezione dello spot e delle esche; inoltre, in linea di massima, l’azione di pesca dovrà essere abbastanza lenta poiché l’acqua è ancora relativamente fredda, nulla si muove velocemente all’interno di essa e il Bass non ha ancora raggiunto il suo massimo livello di attività predatoria.


Di seguito trovate alcuni preziosi consigli riguardanti la scelta degli Spot, delle Esche e delle Tecniche.


Spot


1) Piccole insenature di fiumi o canali e punti di ristagno dei laghi

Questi spot offrono un habitat ideale al periodo pre riproduttivo del Bass che in essi trova una temperatura dell’acqua più alta e soprattutto ottime zone in cui deporre le uova.


2) Sponde sabbiose

Le sponde sabbiose, ove presenti, riescono ad immagazzinare maggiormente il calore prodotto dal sole durante tutto l’arco del giorno. Questo consente al Bass di trovare una zona in cui la temperatura dell’acqua è leggermente più alta della temperatura media del bacino in cui vive.


3) Vegetazione sommersa

La vegetazione sommersa rimane uno dei ripari preferiti dal Bass. Anche se in questo periodo non è rigogliosa come in estate, senza dubbio riesce ad immagazzinare il calore necessario a riscaldare l’acqua.


4) Grandi rocce/sassaie

Vicino alle zone caratterizzate dalla presenza di rocce e sassaie è molto probabile che il Bass si avvicini poiché, come avviene per la vegetazione sommersa, le rocce riescono a condurre il calore accumulato dal sole. In queste zone il Bass trova condizioni ideali anche quando il tempo diventa grigio e freddo poiché le rocce riescono a trattenere per molto tempo il calore accumulato.


5) Sponde esposte a Nord

Questi punti, in primavera, ricevono la maggiore esposizione solare per cui a ridosso di queste sponde vi è più probabilità di trovare esemplari in attività.


6) Zone di deflusso dell'acqua piovana

Le zone in cui confluisce maggiormente l’acqua piovana presentano generalmente temperature più alte, habitat favorevoli all’insediamento dei Bass.


7) Affluenti ed insenature

In questi punti si registrano temperature più alte della media poiché generalmente l’acqua proveniente dagli emissari è più calda di quella presente nel bacino principale.


Esche


1) Shallow Crank

Consigliato principalmente nelle zone in cui l’acqua è bassa e soprattutto dove vi sono ostacoli sommersi. Il Crank di superficie o Shallow Crank stimola i Bass in attività grazie alle forti vibrazioni che emette in acqua. Per quanto riguarda la scelta delle dimensioni e dei colori è consigliabile una misura media, color vivaci per acque torbide e colori naturali in acque chiare.


2) Suspended Jerkbait

Utili soprattutto a ridosso di un fondale in pendenza, consigliabile in acque più fredde con recuperi lenti e alternati da piccole “jerkate”. A differenza dei Jerk cosiddetti “floating”, i “suspended” ci permettono di sondare zone più profonde fornendo una presentazione più naturale.


3) Jig & Craw

Senza dubbio il Jig rimane una delle esche principali da utilizzare in questo periodo e non solo. Consigliabile l’abbinamento con un trailer ad azione leggera, come un piccolo gambero; è una soluzione molto efficace soprattutto per intercettare i grandi esemplari. Da utilizzare trascinato sul fondale con piccole “jerkate” verso l’alto, il tutto seguendo un movimento scandito da pause a volte anche lunghe.


4) Swimbait

Per i più temerari questo è senza dubbio un gran periodo per pescare con gli Swimbaits, anche di grandezza generosa. Lo Swimbait ci consente di effettuare un’ottima selezione del pesce insidiato; importante è utilizzarlo in diverse altezze e a diverse velocità di recupero. In questo periodo dell’anno ho visto catturare Bass di dimensioni molto importanti con questa tipologia di esca.


5) Drop Shot Rig

E’ senza dubbio una tecnica molto lenta che, in acque fredde, può risultare determinante nelle giornate in cui il Bass è più apatico. Una tecnica da utilizzare principalmente in acque profonde o a ridosso di ostacoli sommersi, consigliabile in acque più chiare, con l’utilizzo di piccoli shad o vermoni di tipo finesse.


6) Lipless Crankbaits

I Lipless Crankbaits sono un’altra arma a nostra disposizione in questo periodo dell’anno. Principalmente utilizzati a ridosso del fondale soprattutto in presenza di vegetazione sommersa che, in questo periodo, inizia pian piano a crescere. Da recuperare con pause, piccole o lunghe a seconda della temperatura dell’acqua.


7) Finesse Worms

Ultimi ma non meno importanti, i vermoni cosiddetti “finesse”, con corpo più sottile dei classici vermoni. Da innescare o a Shaky Head in modo da coprire più acqua possibile, oppure a Carolina Rig, in acque più profonde. Con il Carolina Rig riusciamo ad intercettare gli esemplari che pian piano risalgono il fondale per dirigersi verse le zone più calde a ridosso della riva. Il recupero, a prescindere dal tipo di montatura, dovrà essere scandito, come per i Jerk, da pause più o meno lunghe.



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